Fragole rosse

Un tempo la comparsa di questi frutti aveva un significato ben preciso: l’estate era arrivata. Oggi, invece, è possibile averle sulle nostre tavole durante l’intero arco dell’anno; ma primizie e “tardizie”, si sa costano molto più care e sono assai meno saporite. Le fragole fanno parte della famiglia delle rosacee, genere fragaria. Il tipo più pregiato, va da sé, è la fragolina di bosco (fragaria vesca), più piccola e con un sapore decisamente più pronunciato che, come tutte le piante spontanee, fruttifica pressoché ininterrottamente dalla primavera al tardo autunno.  Queste deliziose bacche sono costituite per il 90 per cento da acqua, contengono pochissimi  zuccheri, acido citrico, tartarico e salicilico e un notevole quantitativo di vitamina C. Inoltre sono una buona sorgente di potassio. La fragola è un frutto dalle origini antichissime, conosciuto e apprezzato già da Greci e Romani come testimoniano gli scritti di Virgilio, Ovidio e Plinio. In Italia viene coltivata soprattutto in Emilia Romagna, Toscana, Campania, Veneto e Piemonte. Le varietà più diffuse sono la Gorella, di forma conico allungata, colore rosso intenso e polpa compatta; la Pocahontas, di forma conica, grossa pezzatura e polpa consistente; la Belrubi, di forma allungata e ottima qualità, dall’abbondante fruttificazione; infine la Aliso specie molto diffusa al Sud, coltivata all’aria aperta, mentre al Nord ha bisogno di essere riparata in serra. Anche nella piana di Camaiore molti coltivatori si sono specializzati nella coltivazione di questi succosi frutti, tanto che ormai fanno parte del panorama anche le sagome inconfondibili delle serre.  E come ogni anno il Comune organizza  “Demetra” (24 – 28 aprile), una manifestazione che celebra i prodotti della terra, nello stupendo scenario di Villa Le Pianore, dove la fragola avrà un posto d’onore e verrà offerta ai visitatori. Per la gioia di grandi e piccini. Le fragole sono però assai delicate e facilmente deperibili, dunque vanno consumate rapidamente e manipolate il meno possibile, sciacquate appena senza toglier loro il peduncolo. Infatti quelle non integre o private del peduncolo perderanno gran parte del contenuto in vitamina C e nel giro di quarantott’ore diventeranno immangiabili. Con questi allegri e gustosi frutti si fanno, oltre alle classiche crostate e marmellate, una grande varietà di entremets freddi, charlotte, bavaresi, sorbetti, spumoni e gelati. Sul lungomare di Lido di Camaiore, la gelateria “Albatros” di Maria Grazia Guarracino è l’indirizzo più sicuro per fare doviziosi e golosi assaggi di queste gelate specialità. Altre preparazioni ormai classiche sono le fragole Romanoff, quelle alla Cardinale e le fragole Melba.  Mangiandole così, al naturale, è buona regola spruzzarle con (poche) gocce di aceto di vino di ottima qualità: il loro delicato profumo verrà esaltato. In Francia vengono servite bagnate da vino di Borgogna; nel Regno Unito le gustano arricchite da zucchero e panna, mentre in Turchia le condiscono con succo di limone, gherigli di noci e panna montata aromatizzata con acqua di rose.

Emiliana Lucchesi
"La Padania", aprile 2002